- On Settembre 2, 2017
- In Porto Cesareo
- Tags Tag:Isola dei Conigli, Porto Cesareo, Puglia
La Zona Cesarini
E’ il porto salvo dalla tramontana, anche per quei tanti altri migranti di un solo giorno, delle poche ore, che da est, come vele issate e gonfie di raffiche, raggiungono l’ovest.
Dall’Adriatico allo Ionio, percorrendo un’ideale route 66, cittadini che si spostano come i marinai una barca da un porto all’altro per un più facile o immediato nuovo imbarco. I primi, però, per sfuggire all’insistenza del vento del nord quando sferza per più di 3 giorni il litorale orientale della Puglia centro-meridionale. E’ solo il sogno di un bagno migliore e sicuro che scorre lungo la strada che attraversa Mesagne e San Pancrazio Salentino, città spartiacque tra i due versanti della penisola, posizione che le obbliga al privilegio di scegliere tra i due mari a seconda della provenienza del vento. Mare da passeggio quello cesarino, per decine e decine di metri verso il largo di ogni chilometro del litorale.
Si direbbe di un mare ad altezza d’uomo, al punto da farne di Porto Cesareo una nuova Amarillo, piantando, stavolta, barche nel ranch di sabbia fine e dorata invece delle Cadillac.
Circa 60 i chilometri che stringono la regione, dal versante adriatico brindisino a quello della città leccese sullo Ionio, e lungo il percorso diverse le attività dell’artigianato, dell’agricoltura, dell’allevamento sviluppatesi e legatesi al turismo balneare.
Chissà se giungono sulla riva cesarina per un patto!
Poco navigato dai media il nome della destinazione, sarà per i bassi fondali che contraddistinguono il suo mare inadatto ai bastimenti, perfetti invece per le crociere a piedi verso l’isola dei Conigli.
Comunque abissi, tanto quanto basta per sommergere alte colonne romane. Ma, il rischio d’inciamparci è da mettere in conto.